Il monastero di San Salvaro di Urbana, il percorso devozionale delle Sette Ciesette di Monselice, l’Abbazia di Praglia, l’antica pieve di San Silvestro di Saletto di Borgo Veneto, la Ciesazza di Ponso, la grande Abbazia di Santa Maria di Carceri, la piccola chiesa di Sant’Antonio Abate di Montagnana, il grande Duomo di Este, l’antico Duomo di Monselice, l’oratorio delle Ave di Baone, il prezioso Santuario del Tresto sono solo alcuni tra i beni religiosi oggetto di approfondimento e ricerche da parte di studenti e insegnanti.
Il Duomo di Santa Tecla di Este è una tappa del progetto del Gal Patavino “Arte e devozione tra l’Adige e i Colli Euganei”, un percorso dedicato alle risorse religiose identitarie dell’area dei Colli Euganei e della Bassa Padovana. Il progetto è stato sviluppato con la partecipazione di alcune classi dell’anno scolastico 2019/2020 della Scuola Primaria “M. Sartori Borotto” di Este (classe 5^) e della Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Carducci” di Este (classi 2^B e 2^C), facenti parte dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Pascoli” di Este. Gli alunni sono stati coinvolti in una serie di incontri di studio e di approfondimento in aula, nonché di visite guidate a cura di guide turistiche, operatori didattici ed esperti del settore. Il progetto si propone come un modello di turismo scolastico esperienziale, con l’obiettivo di portare gli alunni a conoscere più da vicino l’eterogeneità delle risorse religiose territoriali che li circondano e le loro specificità architettoniche, artistiche e culturali, rendendoli altresì protagonisti nell’attività di promozione e valorizzazione turistica delle stesse. Quattro gli itinerari principali del progetto: · Duomo Vecchio di Santa Giustina di Monselice (PD) · Santuario delle Sette Chiesette di Monselice (PD) · Santuario della Beata Vergine del Tresto di Ospedaletto Euganeo (PD) · Duomo di Santa Tecla di Este (PD)
Il Santuario della Beata Vergine del Tresto di Ospedaletto Euganeo è una tappa del progetto del Gal Patavino “Arte e devozione tra l’Adige e i Colli Euganei”, un percorso dedicato alle risorse religiose identitarie dell’area dei Colli Euganei e della Bassa Padovana. Il progetto è stato sviluppato con la partecipazione delle classi quinte dell’anno scolastico 2019/2020, della Scuola Primaria “G.B. Ferrari” di Ospedaletto Euganeo e della Scuola Primaria “A. Manzoni” di Palugana, facenti parte dell’Istituto Comprensivo di Ponso. Gli alunni sono stati coinvolti in una serie di incontri di studio e di approfondimento in aula, nonché di visite guidate a cura di guide turistiche, operatori didattici ed esperti del settore. Il progetto si propone come un modello di turismo scolastico esperienziale, con l’obiettivo di portare gli alunni a conoscere più da vicino l’eterogeneità delle risorse religiose territoriali che li circondano e le loro specificità architettoniche, artistiche e culturali, rendendoli altresì protagonisti nell’attività di promozione e valorizzazione turistica delle stesse. Quattro gli itinerari principali del progetto: · Duomo Vecchio di Santa Giustina di Monselice (PD) · Santuario delle Sette Chiesette di Monselice (PD) · Santuario della Beata Vergine del Tresto di Ospedaletto Euganeo (PD) · Duomo di Santa Tecla di Este (PD)
Il Duomo Vecchio di Santa Giustina di Monselice è una tappa del progetto del Gal Patavino “Arte e devozione tra l’Adige e i Colli Euganei”, un percorso dedicato alle risorse religiose identitarie dell’area dei Colli Euganei e della Bassa Padovana. Il progetto ha coinvolto gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi del territorio in una serie di incontri di studio e di approfondimento in aula, nonché di visite guidate a particolari beni religiosi del territorio, a cura di guide turistiche, operatori didattici ed esperti del settore. Il progetto si propone come un modello di turismo scolastico esperienziale, con l’obiettivo di portare gli alunni a conoscere più da vicino l’eterogeneità delle risorse religiose territoriali che li circondano e le loro specificità architettoniche, artistiche e culturali, rendendoli altresì protagonisti nell’attività di promozione e valorizzazione turistica delle stesse. Quattro gli itinerari principali del progetto: · Duomo Vecchio di Santa Giustina di Monselice (PD) · Santuario delle Sette Chiesette di Monselice (PD) · Santuario della Beata Vergine del Tresto di Ospedaletto Euganeo (PD) · Duomo di Santa Tecla di Este (PD)
Il Santuario delle Sette Chiesette di Monselice, con la vicina Villa Duodo, è una tappa del progetto del Gal Patavino “Arte e devozione tra l’Adige e i Colli Euganei”, un percorso dedicato alle risorse religiose identitarie dell’area dei Colli Euganei e della Bassa Padovana. Il progetto ha coinvolto gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi del territorio in una serie di incontri di studio e di approfondimento in aula, nonché di visite guidate a particolari beni religiosi del territorio, a cura di guide turistiche, operatori didattici ed esperti del settore. Il progetto si propone come un modello di turismo scolastico esperienziale, con l’obiettivo di portare gli alunni a conoscere più da vicino l’eterogeneità delle risorse religiose territoriali che li circondano e le loro specificità architettoniche, artistiche e culturali, rendendoli altresì protagonisti nell’attività di promozione e valorizzazione turistica delle stesse. Quattro gli itinerari principali del progetto: · Duomo Vecchio di Santa Giustina di Monselice (PD) · Santuario delle Sette Chiesette di Monselice (PD) · Santuario della Beata Vergine del Tresto di Ospedaletto Euganeo (PD) · Duomo di Santa Tecla di Este (PD)
Il percorso dedicato allo studio degli antichi centri religiosi presenti nel territorio ha coinvolto gli alunni delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo Chinaglia di Montagnana e Urbana e dell’Istituto Comprensivo di Ponso (classi seconde e terze della Scuola “M. D’Azeglio” di Montagnana, classe terza, quarta e quinta della Scuola “M. Montessori” di Urbana, classe quinta della Scuola “G.B. Ferrari” di Ospedaletto Euganeo ed “A. Manzoni” di Palugana di Ospedaletto Euganeo).
Durante una serie di incontri in aula, partendo dal contesto storico e geografico del territorio della Scodosia, è stata affrontata la genesi della devozione, dai Santuari dei Veneti antichi, ai templi romani, fino al penetrare della religione cristiana che portò alla nascita delle prime chiese, spesso situate lungo tracciati viari importanti e di antica fondazione. In aula i bambini sono stati accompagnati alla scoperta dei luoghi di culto identificati come maggiormente rappresentativi del primo periodo cristiano, prendendo come termine di riferimento la loro antichità, il valore storico artistico, la presenza di ex voto come elemento della pietà popolare, e la collocazione lungo percorsi storicamente rilevanti. Ogni incontro in aula è stato completato con un’attività pratica di laboratorio per coinvolgere maggiormente gli alunni e facilitare l’apprendimento dei contenuti.
Successivamente i bambini hanno partecipato a visite guidate tenute da guide turistiche ed esperti del settore nei luoghi interessati dal progetto, finalizzate alla conoscenza diretta di quanto condiviso nei precedenti incontri. In tal modo i partecipanti si sono formati in vista dell’ultimo appuntamento nel quale loro stessi hanno realizzato un’attività di turismo esperienziale, illustrando ai propri compagni e alle loro famiglie i tratti più significativi di quanto appreso durante il progetto. A conclusione dell’intero percorso sono stati predisposti tre micro video girati presso alcune chiese approfondite nel corso degli incontri, con lo scopo di promuoverne il valore storico artistico presso gli alunni ed il loro pubblico di riferimento, composto da insegnanti, coetanei e famiglie.
Lungo la riva destra del fiume Fratta, nell’XI secolo sorse questo complesso monastico presentato dalle fonti come Schola Sacerdotum, ovvero come scuola di formazione sacerdotale. Nel corso dei secoli il monastero fu retto dai monaci Agostiniani, poi dai Camaldolesi e, dopo la soppressione del 1690, fu acquistato dalla famiglia dei Conti Carminati, bergamaschi d’origine ma veneziani di adozione, che lo trasformarono in una vera e propria azienda agricola. La chiesa, di semplice foggia e dimensioni ridotte, ospita un interessante affresco che raffigura il Cristo Pantocratore, risalente alla seconda metà del 1200.
La chiesa di Sant’Antonio sorge lungo un’antica via di fondazione romana, ove si presume esistesse un punto di sosta ed un antico Hospitale per quanti transitavano per la città di Montagnana. Officiata dagli Antoniti, reca una serie di elementi che riconducono anche alla presenza dell’ordine dei Templari. La chiesa, per la quale non si possiede una data di fondazione certa, fu rimaneggiata ed abbellita nel corso dei secoli, senza tuttavia perdere quell’aura di semplicità e suggestività tipica delle chiese di prima fondazione. All’interno, sono visibili affreschi risalenti al XV secolo.
La chiesa di San Silvestro, situata lungo un’importante via di transito di epoca romana, in prossimità di un Hospitale e di una Statio per la sosta dei viandanti, rappresenta uno degli edifici di culto più antichi di tutto il padovano. Sebbene i primi documenti risalgano al 1145, la struttura è databile almeno al X secolo, come testimoniano le tracce di edifici precedenti e gli antichi materiali di spoglio utilizzati nelle fasi di ristrutturazione e riedificazione dell’edificio. All’interno conserva affreschi di epoca successiva, risalenti probabilmente al XV e XVI secolo, tra le quali predominano le raffigurazioni di Maria in trono, che regge il Bambino.
La chiesa risale al x secolo e fu eretta nel luogo di un edificio dedicato a San Tommaso Apostolo.
Fu costruita per ospitare il corpo di San Fidenzio trasportato da Polverara a Megliadino, un evento importante per i padovani che adoravano il Santo. Il primitivo edificio, basso e largo, venne ricostruito nel 1886, cambiando così forma e dimensioni. Il nuovo tempio colpisce per l’ampiezza delle tre navate e dell’abside, sotto la quale è stata preservata la cripta con il corpo del Santo. Tra i ricchi affreschi dell’edificio, realizzati negli anni ’50 del ‘900, colpisce il cielo blu del soffitto posto a circondare scene della Genesi.
La chiesa, di antichissima fondazione, rappresenta uno degli edifici di culto più antichi della Scodosia. Fino al 970 fu un’importante centro per la vita cristiana della Scodosia, al quale nel corso dei secoli si affiancò un monastero di monache benedettine. Il complesso fu ristrutturato nel XV secolo per preservare e venerare un’antica immagine raffigurante una Madonna ritenuta miracolosa e ancora oggi presente nell’altare maggiore. La chiesa, pur rimaneggiata nel corso dei secoli, conserva ancora la semplicità e l’austerità romanica.
L’antica chiesa di Santa Maria dei Prati, detta la Ciesazza è databile all’incirca al x secolo e conserva tutt’oggi la sua struttura originaria.
L’edificio in mattoni e pietre di epoca romanica si presenta con una facciata semplice adornata da piccole lesene, una porta ad arco e due finestre rettangolari.
Anche l’interno è semplicissimo: una nuda aula coperta da un tetto di legno con tre altari dove sono stati riportati alla luce vari affreschi attribuibili ad un periodo compreso tra XIV e XV secolo.
Presentiamo un video fotografico a ricordo dell’esperienza didattica svolta dalle classi 3^, 4^ e 5^ della Scuola Primaria “M. Montessori” di Urbana, plesso dell’Istituto Comprensivo Luigi Chinaglia. I piccoli protagonisti sono colti nel percorso di apprendimento che ha fatto loro scoprire e capire, in quattro distinti momenti, la Chiesa e l’ex Monastero di San Salvaro di Urbana. Si parte con le spiegazioni e i laboratori in aula, per inquadrare il monumento e il contesto storico e geografico. Si prosegue poi con la visita guidata al complesso architettonico e ai suoi elementi artistici, per arrivare infine all’educational tour: gli alunni, come degli esperti ciceroni, fanno conoscere il bene culturale ai genitori, ai parenti e ai compagni di scuola.
Ecco una piccola raccolta fotografica del percorso svolto dalle classi 2^, 3^A e 3^B della Scuola Primaria “M. D’Azeglio” di San Zeno di Montagnana, plesso dell’Istituto Comprensivo Luigi Chinaglia. Il video mostra gli alunni nelle quattro tappe del “viaggio” alla scoperta della Chiesa di Sant’Antonio Abate di Montagnana: dagli incontri in aula, dove alla parte di spiegazione si è associato un laboratorio didattico, alla visita guidata presso il monumento, per arrivare infine all’educational tour, un’attività di comunicazione e valorizzazione del territorio dove sono gli stessi studenti a raccontare il bene storico-artistico.
Un piccolo video di immagini fotografiche per ripercorrere l’esperienza didattica vissuta dalla classe 5^ della Scuola Primaria “A. Manzoni” di Palugana di Ospedaletto Euganeo e dalla classe 5^ della Scuola Primaria “G.B. Ferrari” di Ospedaletto Euganeo; entrambi i plessi fanno parte dell’Istituto Comprensivo di Ponso. Gli alunni coinvolti hanno potuto scoprire, imparare ed approfondire un edificio religioso cardine della storia e della cultura del loro territorio: la Chiesa di San Silvestro di Saletto di Borgo Veneto. Il percorso è consistito di quattro incontri. Terminate le spiegazioni e i laboratori in aula, e dopo l’uscita con visita guidata al monumento, gli studenti hanno potuto cimentarsi nell’educational tour, una giornata in cui loro stessi hanno esposto a genitori, parenti e compagni di scuola tutte le peculiarità del bene culturale studiato.